        Diverse soluzioni tecniche si sono ormai da tempo standardizzate, lo abbiamo ripetuto spesso. Per esempio, per i motori di potenza specifica pi&ugrave; elevata sono da tempo d&rsquo;obbligo il raffreddamento ad acqua e la distribuzione bialbero. Perch&eacute; potesse avvenire questa selezione tra i vari schemi costruttivi possibili c&rsquo;&egrave; voluto un tempo che in certi casi &egrave; stato considerevole. Altre soluzioni si sono imposte rapidamente ma poi hanno dovuto subire un graduale lavoro di affinamento. &nbsp;&Egrave; il caso delle teste con camera di combustione a tetto e quattro valvole, nelle quali l&rsquo;angolo tra queste ultime &egrave; via via diminuito, fino ad arrivare ai valori odierni (sui quali &egrave; fermo ormai da una trentina d&rsquo;anni). Diamo quindi un&rsquo;occhiata a come si sono affermate ed evolute alcune di queste soluzioni. I dilemmi degli alberi a gomiti | Officina Distribuzioni: i comandi  Quando si iniziarono a impiegare le distribuzioni con albero a camme in testa, i tecnici dovettero decidere come azionarli. Apparve subito chiaro come si potesse scegliere tra tre possibili sistemi: a catena, a cascata di ingranaggi e ad alberello con due coppie di ingranaggi conici. Ognuno aveva i suoi punti di forza e i suoi punti deboli. Tutti e tre comunque erano in grado di svolgere bene il loro compito. Il comando a catena ben presto si &egrave; rivelato meno adatto degli altri a essere impiegato sui motori da competizione. Era infatti meno rigoroso (per via delle oscillazioni della catena stessa e dell&rsquo;allungamento causato dall&rsquo;usura a livello delle articolazioni) e risentiva della forza centrifuga. Realizzare sistemi di tensionamento efficaci e affidabili non &egrave; stato facile. Le cascate di ingranaggi erano eccellenti ma costose: richiedevano lavorazioni molto accurate ed erano quasi sempre fonte di una non trascurabile rumorosit&agrave; meccanica (soltanto gli ingranaggi elastici avrebbero reso possibile un funzionamento silenzioso ma sarebbero apparsi molto tempo dopo). Il fatto &egrave; che il gioco tra i denti degli ingranaggi, corretto a temperatura ambiente, aumentava notevolmente a caldo. A causa della dilatazione termica delle pareti dell&rsquo;alloggiamento in cui erano piazzati, cresceva infatti la distanza tra i cuscinetti sui quali erano montati i loro assi. Un lieve gioco era comunque vantaggioso anche perch&eacute; consentiva di non risentire di eventuali lievi errori di allineamento (non penserete mica che la dilatazione in alto, ossia a livello della testa, sia proprio uguale a quella in basso?). La soluzione si &egrave; subito rivelata eccellente per i motori da corsa. Nella produzione di serie, vanno ricordate soltanto (o quasi) le splendide Benelli monocilindriche d&rsquo;anteguerra, le poche quadricilindriche MV Agusta stradali e le formidabili Honda della serie VFR. Nei motori monocilindrici, che fino a pochi anni fa erano tutti raffreddati ad aria, &egrave; sorto il problema dell&rsquo;alloggiamento della catena o della cascata di ingranaggi. Poteva essere integrale con il cilindro e la testa, ossia essere ricavato nelle loro stesse fusioni? E doveva esserci un passaggio per l&rsquo;aria tra esso e tali componenti? Con il tempo ha prevalso lo schema che non lo prevedeva. Un&rsquo;alettatura asimmetrica (meno sviluppata dal lato del passaggio catena o ingranaggi) non &egrave; mai una cosa buona. Per evitare deformazioni a caldo della canna sono stati adottati elevati spessori di parete. Da un certo punto in poi, grazie all&rsquo;uso di leghe di alluminio dall&rsquo;elevata conduttivit&agrave; termica e a un miglioramento del disegno, i problemi legati a questa soluzione sono stati eliminati. In passato l&rsquo;alloggiamento della catena o della cascata di ingranaggi &egrave; stato talvolta ricavato in una cartella separata, che veniva poi fissata per mezzo di viti alla testa, al cilindro e al basamento (o al suo coperchio laterale, con il quale era in diversi casi integrale). Poich&eacute; vi era un passaggio aria tra la parete laterale del cilindro e tale cartella, quest&rsquo;ultima per forza di cose tendeva a lavorare a una temperatura inferiore e quindi a dilatarsi in misura minore (con conseguente creazione di tensioni). Con il raffreddamento ad acqua e il vano per la catena (o gli ingranaggi) integrale, da tempo tutto questo appartiene al passato.  Distribuzioni e comandi  I comandi ad alberello e coppie coniche ebbero notevole diffusione fino agli anni Cinquanta, sia sui motori da competizione (basta ricordare il loro impiego da parte di Case come Bianchi, Norton, Mondial, NSU e BMW) che su quelli di serie. In seguito, sono diventati praticamente esclusiva della Ducati, che sui modelli di serie li ha adottati addirittura fino a met&agrave; anni Ottanta. I principali problemi in questo caso erano il costo elevato (per la grande precisione necessaria nelle impegnative lavorazioni e la complessit&agrave; dell&rsquo;assemblaggio) e la difficolt&agrave; di silenziamento. La dilatazione in senso verticale fa aumentare la distanza tra l&rsquo;albero a gomiti e quello a camme. Inoltre la testa, ove &egrave; installata la coppia conica superiore, si dilata anche in senso trasversale. L&rsquo;alberello doveva quindi essere in due pezzi, uniti con un giunto adatto. La Norton ha fatto a lungo ricorso a un giunto Oldham, che consente leggeri allontanamenti dal parallelismo tra le due parti dell&rsquo;alberello, oltre a una variazione della loro distanza in senso verticale. Nelle ultime Manx &egrave; per&ograve; passata a un accoppiamento scanalato, soluzione preferita dai costruttori tedeschi. La Ducati ha utilizzato invece un giunto a baionetta, con l&rsquo;estremit&agrave; dell&rsquo;alberello ove si trova l&rsquo;ingranaggio conico superiore inserita in un cuscinetto a sfere orientabile. &Egrave; interessante ricordare che nelle sue monocilindriche da corsa degli anni Cinquanta la Ducati impiegava alberelli con differenti diametri (da 11 a 15 millimetri), che venivano scelti a seconda dei circuiti. Quelli con diametro minore torcevano maggiormente durante il funzionamento in gara e ci&ograve; determinava una variazione nella fasatura di distribuzione! Nel presente il sistema ad alberello e coppie coniche &egrave; impiegato soltanto su un bicilindrico Kawasaki.  Se i pistoni girano troppo velocemente | Officina       

Come azionare l&rsquo;albero a camme in testa? Catena, cascata oppure alberello con due coppie di ingranaggi conici

Distribuzioni e comandi: le opzioni | Officina

        Il primo successo stagionale di Pecco Bagnaia interrompe la striscia vincente di Marc Marquez, che ad Austin si aggiudica la Sprint ma poi cade in gara quando &egrave; al comando. Il torinese sale a quota 30 successi in MotoGP, e si avvicina alla vetta della classifica, ora nelle mani di Alex Marquez, sempre secondo anche nel GP Americhe. A un punto c'&egrave; Marc, a 12 Bagnaia.&nbsp; L'Italia sorride grazie anche agli altri piloti: lo stoico Fabio Di Giannantonio sale sul podio, precedendo Franco Morbidelli, mentre le rimonte di Marco Bezzecchi ed Enea Bastianini valgono sesto e settimo posto, con Luca Marini ottavo.&nbsp; La Moto2 premia Jake Dixon, al secondo successo di fila, in un podio tutto Boscoscuro, con Tony Arbolino alla prima Top 3 con la moto veneta e il Team Pramac. A seguire, Alonso Lopez, il cui compagno di team Celestino Vietti Ramus cade quando &egrave; in zona podio.&nbsp; Jose Antonio Rueda domina la Moto3 proprio come aveva fatto in Thailandia. Lo spagnolo guida il festival KTM, al quale partecipa anche il Team MTA, sul podio con Joel Kelso e Matteo Bertelle, alla prima Top 3 nel Mondiale.&nbsp; Superbike&nbsp; La Superbike vive un'altra tripletta a Portimao: al tris di Nicol&ograve; Bulega in Australia, risponde Toprak Razgatlioglu in Portogallo. Ma lo stesso Bulega, tre volte secondo in volata, desta un'eccellente impressione, tenendo testa al campione del Mondo su uno dei suoi circuiti preferiti. Il turco sale a 60 successi in SBK, superando una leggenda come Carl Fogarty.&nbsp; Sale sul podio di Gara 1 Andrea Locatelli, con una Yamaha ancora in attesa di Jonathan Rea: il sei volte campione, in una conferenza stampa, conferma come il recupero dall'infortunio al piede sia in atto, ma il ritorno nella prossima tappa, ad Assen, non &egrave; certo.&nbsp; Supersport Nella Supersport, Stefano Manzi va al comando del Mondiale in solitario, grazie a due secondi posti. Il romagnolo li ottiene chiudendo alle spalle dell'altra Yamaha di Can Oncu e della MV Agusta di Bo Bendsneyder.&nbsp; La SSP 300, all'inizio della sua ultima stagione, registra i successi del due volte campione Jeffrey Buis e del debuttante Benat Fernandez con la Kove. Ma a guidare la classifica &egrave; Julio Garcia, due volte secondo.&nbsp; Cross&nbsp; Il Supercross vive a Seattle l'undicesima prova stagionale, con il successo del leader del campionato, Cooper Webb. Il pilota della Yamaha precede le KTM di Chase Sexton (secondo anche in campionato a 11 lunghezze) e Aaron Plessinger.&nbsp; Il mondiale Cross si appresta a vivere la doppietta italiana con i GP Sardegna e Trentino. Dove con ogni probabilit&agrave; rientrer&agrave; Jeffrey Herlings mentre il ducatista Mattia Guadagnini non dovrebbe esserci, a causa dell'infortunio rimediato in allenamento.&nbsp; In Italia, il campionato Prestige vede Valerio Lata fare doppietta nella MX2 a Mantova, e ora il romano della Honda guida il campionato davanti al ducatista Alessandro Lupino, che sta sviluppando la Desmo MX 250. Nella MX1, successi per Nicholas Lapucci e per il battistrada del campionato Isak Gifting.       

Il numero 13 di Motosprint &egrave; in edicola, questa settimana approfondimenti sul weekend pieno di gare, tra MotoGP ad Austin e SBK a Portimao

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Il primo successo stagionale di Pecco Bagnaia interrompe la striscia vincente di Marc Marquez, che ad Austin si aggiudica la Sprint ma poi cade in gara quando &egrave; al comando. Il torinese sale a quota 30 successi in MotoGP, e si avvicina alla vetta della classifica, ora nelle mani di Alex Marquez, sempre secondo anche nel GP Americhe. A un punto c&#39;&egrave; Marc, a 12 Bagnaia.&nbsp;  L&#39;Italia sorride grazie anche agli altri piloti: lo stoico Fabio Di Giannantonio sale sul podio, precedendo Franco Morbidelli, mentre le rimonte di Marco Bezzecchi ed Enea Bastianini valgono sesto e settimo posto, con Luca Marini ottavo.&nbsp;  La Moto2 premia Jake Dixon, al secondo successo di fila, in un podio tutto Boscoscuro, con Tony Arbolino alla prima Top 3 con la moto veneta e il Team Pramac. A seguire, Alonso Lopez, il cui compagno di team Celestino Vietti Ramus cade quando &egrave; in zona podio.&nbsp;  Jose Antonio Rueda domina la Moto3 proprio come aveva fatto in Thailandia. Lo spagnolo guida il festival KTM, al quale partecipa anche il Team MTA, sul podio con Joel Kelso e Matteo Bertelle, alla prima Top 3 nel Mondiale.&nbsp;  Superbike&nbsp;  La Superbike vive un&#39;altra tripletta a Portimao: al tris di Nicol&ograve; Bulega in Australia, risponde Toprak Razgatlioglu in Portogallo. Ma lo stesso Bulega, tre volte secondo in volata, desta un&#39;eccellente impressione, tenendo testa al campione del Mondo su uno dei suoi circuiti preferiti. Il turco sale a 60 successi in SBK, superando una leggenda come Carl Fogarty.&nbsp;  Sale sul podio di Gara 1 Andrea Locatelli, con una Yamaha ancora in attesa di Jonathan Rea: il sei volte campione, in una conferenza stampa, conferma come il recupero dall&#39;infortunio al piede sia in atto, ma il ritorno nella prossima tappa, ad Assen, non &egrave; certo.&nbsp;  Supersport  Nella Supersport, Stefano Manzi va al comando del Mondiale in solitario, grazie a due secondi posti. Il romagnolo li ottiene chiudendo alle spalle dell&#39;altra Yamaha di Can Oncu e della MV Agusta di Bo Bendsneyder.&nbsp;  La SSP 300, all&#39;inizio della sua ultima stagione, registra i successi del due volte campione Jeffrey Buis e del debuttante Benat Fernandez con la Kove. Ma a guidare la classifica &egrave; Julio Garcia, due volte secondo.&nbsp;  Cross&nbsp;  Il Supercross vive a Seattle l&#39;undicesima prova stagionale, con il successo del leader del campionato, Cooper Webb. Il pilota della Yamaha precede le KTM di Chase Sexton (secondo anche in campionato a 11 lunghezze) e Aaron Plessinger.&nbsp;  Il mondiale Cross si appresta a vivere la doppietta italiana con i GP Sardegna e Trentino. Dove con ogni probabilit&agrave; rientrer&agrave; Jeffrey Herlings mentre il ducatista Mattia Guadagnini non dovrebbe esserci, a causa dell&#39;infortunio rimediato in allenamento.&nbsp;  In Italia, il campionato Prestige vede Valerio Lata fare doppietta nella MX2 a Mantova, e ora il romano della Honda guida il campionato davanti al ducatista Alessandro Lupino, che sta sviluppando la Desmo MX 250. Nella MX1, successi per Nicholas Lapucci e per il battistrada del campionato Isak Gifting. 

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La newsletter di Motosprint

        La Supersport celebre una prima volta ed &egrave; quella di Bo Bendsneyder. In Gara 2 a Portimao infatti &egrave; stato l&rsquo;olandese a prevalere, in una gara dove non sono mancati i colpi di scena. Primo fra tutti quello regalato suo malgrado da Can Oncu, finito a terra a met&agrave; gara mentre comandava saldamente la corsa.&nbsp;L&rsquo;uscita di scena del pilota Evan Bros ha sparigliato le carte e regalato la possibilit&agrave; di vincere a Bendsneyder, autore di una fantastica rimonta dopo l&rsquo;ennesima partenza complicata: l&rsquo;olandese del team MV Agusta Reparto Corse ha preso la testa della corsa a pochi giri dal termine, staccando Stefano Manzi &ndash; l&rsquo;unico in grado di resistergli per qualche giro &ndash; e transitando in solitaria sotto la bandiera a scacchi.  Manzi costante, Rinaldi fuori dalla zona punti Secondo come detto Manzi, nuovamente costretto ad accontentarsi ma certamente il pi&ugrave; costante e solido del fine settimana, con la vetta del campionato come premio. Il romagnolo ha ora 13 punti di margine su Tom Booth &ndash; Amos, terzo sul traguardo davanti a Lucas Mahias, Valentin Debise e Jeremy Alcoba, bravo a portare nelle prime posizioni l&rsquo;unica Kawasaki in pista.&nbsp;Positiva top ten per Leonardo Taccini, mentre Filippo Farioli ha conquistato la 12&deg; piazza grazie ad una ottima rimonta. Fuori dalla zona punti Niccol&ograve; Antonelli e Michael Rinaldi, mentre Federico Caricasulo &egrave; stato costretto a fare i conti con una caduta. La classifica  SBK Portimao: Razgatlioglu beffa Bulega anche in Superpole Race        

Il turco finisce a terra mentre era al comando, l&rsquo;olandese rimonta e trionfa con margine su Stefano. Booth &ndash; Amos 3&deg;, top ten per Taccini

SSP Portimao: Oncu sbaglia, Bendsneyder ringrazia e vince davanti a Manzi

         La prima pole position in Supersport della Yamaha R9 porta la firma di Can Oncu. Nella Superpole di Portimao infatti il turco si &egrave; decisamente preso la scena, occupando la prima piazza per larghi tratti della sessione e mettendo la firma sulla pole grazie ad un ottimo 1&rsquo;42&rdquo;944. Il portacolori Evan Bros &egrave; stato l&rsquo;unico pilota in grado di abbattere il muro dell&rsquo;1&rsquo;43, rifilando circa sei decimi a Lucas Mahias, il primo degli inseguitori.  Prima fila per Caricasulo, a terra Antonelli Il francese del team GMT94 ha completato la festa Yamaha, con Federico Caricasulo a completare la prima fila in sella alla MV Agusta. Ottimo il rientro del ravennate, desideroso di macinare punti dopo lo stop di Phillip Island. Bene anche Jeremy Alcoba, quarto con la Kawasaki del team Puccetti davanti a Bo Bendsneyder.&nbsp;Seconda fila anche per il leader di campionato &ndash; in coabitazione con Tom Booth &ndash; Amos 12&deg; - Stefano Manzi, ancora non al meglio dal punto di vista dell&rsquo;assetto nonch&eacute; staccato di oltre sette decimi dalla vetta. Manzi e Caricasulo sono gli unici due italiani in top ten: Leonardo Taccini ha ottenuto la 13&deg; piazza, Niccol&ograve; Antonelli &ndash; finito a terra nel finale &ndash; la 16&deg;, mentre Michael Rinaldi la 20&deg;, davanti al rientrante &ndash; ed ancora acciaccato &ndash; Filippo Farioli.   SBK Portimao: Bulega detta il passo nelle FP1, problemi per Razgatlioglu       

Il turco rifila quasi sei decimi a Mahias, 3&deg; Federico al rientro. Seconda fila per Manzi, fuori dalla top ten gli altri italiani

SSP, Portimao: Oncu domina e conquista la pole, prima fila per Caricasulo

        Primo ed unico turno di prove libere in archivio per la Supersport a Portimao, con Can Oncu e la Yamaha a dettare il passo. Negli ultimi secondi di sessione infatti il portacolori Evan Bros &ndash; mattatore dei recenti test portoghesi &ndash; ha messo la propria R9 davanti a tutti, fermando il cronometro sul tempo di 1&rsquo;43&rdquo;741, 48 millesimi meglio di Federico Caricasulo. Un ritorno in grande stile quello del ravennate, assente per infortunio a Phillip Island ma gi&agrave; tornato su ottimi livelli.  MV brilla, Rinaldi attardato Quella di Caricasulo non &egrave; l&rsquo;unica MV al vertice, dato che alle spalle del pilota Motozoo troviamo Bo Bendsneyder, ultimo pilota capace di abbattere il muro dell&rsquo;1&rsquo;44. Quarta piazza per Lucas Mahias, finito a terra senza conseguenze nelle ultime battute di sessione in curva 5, con Jaume Masia &ndash; sulla prima Ducati &ndash; a chiudere la top five.&nbsp;Ai margini di quest&rsquo;ultima c&rsquo;&egrave; Stefano Manzi, rallentato dal traffico in un paio di occasioni, mentre Nicol&ograve; Antonelli occupa l&rsquo;ottava piazza davanti a Corentin Perolari, miglior pilota Honda in quello che per lui e la sua compagna di squadra Ana Carrasco &egrave; il debutto stagionale. Pi&ugrave; attardati gli altri italiani, con Leonardo Taccini 14 e Michael Rinaldi 18&deg;, seguito da Raffaele De Rosa, alle prese con la conoscenza della nuova QJMotor. Continua l'articolo nella prossima pagina per scoprire la classifica &nbsp; La classifica FP WorldSSP a Portimao  Da Lecuona a Farioli: tantissimi ritorni a Portiamo tra SBK e SSP        

Federico nella scia di Can nel primo turno dopo l'infortunio, 3&deg; Bendsneyder. Ai margini della top five Manzi, 8&deg; Antonelli. Attardato Rinaldi

SSP, Portimao: Oncu si prende la FP, rientro scoppiettante di Caricasulo

        Nel primo round stagionale disputato sul tracciato di Phillip Island sono stati purtroppo molti i piloti che non hanno potuto prendere parte alle gare a causa di infortuni che non gli hanno permesso di salire in sella in Australia. Fortunatamente, ad un mese di distanza, con il ritorno del mondiale Superbike in Europa buona parte dei protagonisti della classe regina e della Supersport sono pronti a tornare in azione avendo ricevuto il &ldquo;fit&rdquo; per l'appuntamento che sta iniziando proprio ora: andiamo a vedere di chi si tratta. SBK Portimao, Bautista: "Australia situazione irreale, qui sar&agrave; diverso"  Lecuona torna sulla Honda in SBK, tanti rientri in SSP  Dopo essersi infortunato al piede in Superpole, lo spagnolo Iker Lecuona ha vissuto un mese di recupero intensivo tra fisioterapia e camera iperbarica, senza poter prendere parte agli scorsi test in cui &egrave; stato sosituito da Borja Gomez e Tommy Bridewell. L'ex-MotoGP ha per&ograve; ricevuto il &ldquo;fit&rdquo; e pu&ograve; finalmente tornare in sella alla Honda CBR1000RR-R ufficiale del team HRC puntando ad un ritorno nelle posizioni di alta classifica in cui aveva concluso il 2024. Passando alla Supersport, c'&egrave; una tripla buona notizia per i colori italiani visto che sono tornati in pista tutti e tre i piloti infortunati a Phillip Island, ovvero Filippo Farioli (MV Agusta Reparto Corse), Federico Caricasulo (MotoZoo Racing) e Niccol&ograve; Antonelli (VFT Racing). A loro si uniscono anche il francese Valentin Debise (Renzi Corse) ed un altro atteso protagonista quale Philipp Oettl, in azione con la Ducati del team Feek Racing bi-campione in carica. CIV 2025: prove generali nei test di Misano, con mille novit&agrave;       

Buona parte dei piloti infortunati a Phillip Island sono pronti a tornare in azione tra i saliscendi dell'Algarve: ecco di chi si tratta

Da Lecuona a Farioli: tantissimi ritorni a Portimao tra SBK e SSP

        Si preannuncia un fine settimana davvero ricco per gli amanti delle ruote, con una serie di eventi che promettono adrenalina pura. La MotoGP far&agrave; tappa ad Austin, dove i protagonisti si sfideranno su una delle piste pi&ugrave; difficili del calendario. Non mancher&agrave; la Superbike, che si diriger&agrave; a Portim&atilde;o mentre in Australia, a Sydney, si svolger&agrave; l&rsquo;ASBK. Ad Austin si correr&agrave; anche la North American Talent Cup, mentre Valencia ospiter&agrave; il Mondiale Supermoto. Infine, in Italia, dove le ragazze del Campionato Italiano Femminile Cross Pro-Prestige MX1 e MX2 daranno spettacolo a Mantova; andiamo a vedere gli orari di tutti gli eventi e come seguirli sia in streaming che in TV.  Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; Il programma TV e streaming di oggi 28 marzo MotoGP 15:00-15:35 Moto3 Prove Libere 1&nbsp; &nbsp;(In diretta su Sky Sport MotoGP e Now Tv)15:50-16:30 Moto2 Prove Libere 1&nbsp; &nbsp; (In diretta su Sky Sport MotoGP e Now Tv)16:45-17:30 MotoGP Prove Libere 1 (In diretta su Sky Sport MotoGP e Now Tv)19:15-19:50 Moto3 Prove 1&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; (In diretta su Sky Sport MotoGP e Now Tv)20:05-20:45 Moto2 Prove 1&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; (In diretta su Sky Sport MotoGP e Now Tv)21:00-22:00 MotoGP Prove&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp;(In diretta su Sky Sport MotoGP e Now Tv) Superbike (In diretta su Sky) Ore 11.30: Superbike &ndash; prove libere 1 Ore 14.50: Supersport &ndash; superpole Ore 15.55: Superbike &ndash; prove libere 2 Ore 16.55: Supersport 300 - superpole Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; Australian SBK (In diretta su Federmoto.it) 12.00-12.25 Supersport Free Practice 1&nbsp;12.30-13.00 Australian Superbike Free Practice 1&nbsp;13.05-13.25 Supersport 300 Free Practice 1&nbsp;13.50-14.15 Michelin Supersport Free Practice 2&nbsp;14.40-15.10 Australian Superbike Free Practice 2&nbsp;15.15-15.35 Supersport 300 Free Practice 216.00 16.25 Supersport Qualifying 1&nbsp;16.50-17.20 Australian Superbike Free Practice 3&nbsp;17.25-17.45 Supersport 300 Qualifying 1 19.10-19.35 Supersport Qualifying 2&nbsp;19.40-20.00 Supersport 300 Qualifying 2&nbsp;20.05-20.25 Australian Superbike &ndash; Qualifying 1&nbsp;20.35-20.50 Australian Superbike &ndash; Qualifying 2&nbsp;21.40-22.00 Supersport 300 Race 1 8 Laps  MotoGP Austin: Ducati ad un passo dal record di MV Agusta       

Inizia un fine settimana all'insegna del motorsport: dalla MotoGP alla Superbike, fino al mondiale Supermoto e al Motocross

Sport in TV oggi 28 marzo: orari e programma completo con MotoGP, SBK e non solo

        Si preannuncia un fine settimana davvero ricco per gli amanti delle ruote, con una serie di eventi che promettono adrenalina pura. La MotoGP far&agrave; tappa ad Austin, dove i protagonisti si sfideranno su una delle piste pi&ugrave; difficili del calendario. Non mancher&agrave; la Superbike, che si diriger&agrave; a Portim&atilde;o mentre in Australia, a Sydney, si svolger&agrave; l&rsquo;ASBK. Ad Austin si correr&agrave; anche la North American Talent Cup, mentre Valencia ospiter&agrave; il Mondiale Supermoto. Infine, in Italia, dove le ragazze del Campionato Italiano Femminile Cross Pro-Prestige MX1 e MX2 daranno spettacolo a Mantova; andiamo a vedere gli orari di tutti gli eventi e come seguirli sia in streaming che in TV.  Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; Il programma TV e streaming di oggi 28 marzo MotoGP 15:00-15:35 Moto3 Prove Libere 1&nbsp; &nbsp;(In diretta su Sky Sport MotoGP e Now Tv)15:50-16:30 Moto2 Prove Libere 1&nbsp; &nbsp; (In diretta su Sky Sport MotoGP e Now Tv)16:45-17:30 MotoGP Prove Libere 1 (In diretta su Sky Sport MotoGP e Now Tv)19:15-19:50 Moto3 Prove 1&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; (In diretta su Sky Sport MotoGP e Now Tv)20:05-20:45 Moto2 Prove 1&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; (In diretta su Sky Sport MotoGP e Now Tv)21:00-22:00 MotoGP Prove&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp;(In diretta su Sky Sport MotoGP e Now Tv) Superbike (In diretta su Sky) Ore 11.30: Superbike &ndash; prove libere 1 Ore 14.50: Supersport &ndash; superpole Ore 15.55: Superbike &ndash; prove libere 2 Ore 16.55: Supersport 300 - superpole Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; Australian SBK (In diretta su Federmoto.it) 12.00-12.25 Supersport Free Practice 1&nbsp;12.30-13.00 Australian Superbike Free Practice 1&nbsp;13.05-13.25 Supersport 300 Free Practice 1&nbsp;13.50-14.15 Michelin Supersport Free Practice 2&nbsp;14.40-15.10 Australian Superbike Free Practice 2&nbsp;15.15-15.35 Supersport 300 Free Practice 216.00 16.25 Supersport Qualifying 1&nbsp;16.50-17.20 Australian Superbike Free Practice 3&nbsp;17.25-17.45 Supersport 300 Qualifying 1 19.10-19.35 Supersport Qualifying 2&nbsp;19.40-20.00 Supersport 300 Qualifying 2&nbsp;20.05-20.25 Australian Superbike &ndash; Qualifying 1&nbsp;20.35-20.50 Australian Superbike &ndash; Qualifying 2&nbsp;21.40-22.00 Supersport 300 Race 1 8 Laps   MotoGP Austin: Ducati ad un passo dal record di MV Agusta       

Inizia una settimana all'insegna del motorsport: dalla MotoGP alla Superbike, fino al mondiale Supermoto e al Motocross

Sport in TV oggi 27 marzo: orari e programma completo con MotoGP, SBK e non solo

        Il dominio che Ducati sta mettendo in scena nelle ultime stagioni della MotoGP &egrave; altamente dimostrato anche dai strepitosi numeri raccolti fino ad ora. Per intenderci, la squadra di Borgo Panigale vanta 30 vittorie nelle ultime 31 gare, una statistica impressionante che manifesta la superiorit&agrave; della casa italiana che ad Austin potrebbe raggiungere un nuovo record. Ci riferiamo alle 20 vittorie consecutive che nel biennio 1968\1969 MV Agusta realizz&ograve; insieme a Giacomo Agostini, record superato successivamente dalla Honda, che dal 1997 al 1998 trionf&ograve; in 22 occasioni, 18 con il dominatore dell'epoca, Mick Doohan, 2 con Alex Criville, e una con Carlos Checa e Tadayuki Okada.&nbsp;  Nel GP di Le Mans potrebbe avvenire il record all-time Ducati &egrave; al momento ferma a quota 19 successi consecutivi, e, qualora dovesse trionfare ad Austin (scenario pi&ugrave; che probabile visti gli attuali valori in campo) eguaglierebbe la seconda posizione della MV Agusta. Inoltre, con altre due vittorie, conquistabili nei GP del Qatar e Jerez, approderebbe al primo posto di questa speciale classifica a pari merito con la sopracitata Honda, mentre nel sesto appuntamento della stagione a Le Mans potrebbe avvenire il sorpasso definitivo, diventando cos&igrave; la casa costruttrice pi&ugrave; vincente di sempre in termini di GP vinti consecutivamente. Numeri alla portata di Ducati, la quale ha sempre vinto dal GP di Austin del 2024 in poi. L'ultima affermazione che non riguarda la squadra bolognese risale appunto al GP delle Americhe della passata annata quando l'Aprilia di Maverick Vinales ebbe la meglio su Pedro Acosta e Marc Marquez. Per trovare l'utimo successo di una casa non italiana dobbiamo risalire al GP di Buriram 2022 con l'affermazione della KTM di Miguel Oliveira; invece l'ultimo trionfo di una casa giapponese risale invece al GP del Sachsenring 2022, con il successo della Yamaha Fabio Quartararo.  GP Americhe MotoGP 2025: orari e programmazione Sky e TV8 - Live       

Qualora dovesse vincere in Texas, la compagine bolognese raggiungereebbe quota 20 successi consecutivi, a meno due dal record all-time di Honda

MotoGP Austin: Ducati ad un passo dal record di MV Agusta

        Dopo il primo appuntamento stagionale disputato ormai un mese fa a Phillip Island, i piloti del mondiale Supersport sono pronti a tornare in azione per il secondo round del 2025 in programma questo fine settimana all'Autodromo Internacional do Algarve di Portimao. Un fine settimana che si preannuncia intenso e ricco di possibili protagonisti, ma che parte con due piloti al comando della classifica di campionato a pari punti visto che con una vittoria ed un secondo posto ciascuno Stefano Manzi e Tom Booth-Amos sono entrambi a quota 45 punti rispettivamente con la Yamaha R9 del team Ten Kate e con la Triumph Street Triple 765 RS del team PTR. SSP300 ai saluti: a Portimao inizia l'ultima stagione della storia  Attenzione a Oncu, velocissimo nei test  Detto dei due leader, tra i sicuri protagonisti sul tracciato portoghese ci sar&agrave; anche il turco Can Oncu, che negli scorsi test &egrave; stato particolarmente veloce chiudendo al comando sia la prima che la seconda giornata. Il portacolori Evan Bros dovr&agrave; per&ograve; vedersela con i compagni di marca Lucas Mahias e Michael Ruben Rinaldi, entrambi a loro volta competitivi sia nel primo round che nei gi&agrave; citati test. Attenzione poi agli ex-Motomondiale Bo Bendsneyder (MV Agusta Reparto Corse) e Jaume Masia (Orelac Racing Ducati), i quali hanno raccolto meno del previsto in Australia mostrando per&ograve; grande competitivit&agrave;. Da non sottovalutare poi Philipp Oettl e Federico Caricasulo, che dopo essersi ripresi dai rispettivi infortuni punteranno ad un nuovo inizio cercando di occupare fin da subito le posizioni di alta classifica in una SSP ancora in cerca di un vero e proprio favorito per il titolo 2025. Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; Primo round per i piloti del WorldSSP Challenge  Oltre ai piloti del mondiale, con l'arrivo in Europa saranno presenti in griglia anche i piloti iscritti al WorldSSP Challenge. Tra questi spicca la coppia del team ufficiale QJ Motor formata dal veterano Raffaele De Rosa e dal finlandese Niki Tuuli, che in sella alla sportiva del marchio cinese rappresenteranno dei veri e propri outsider a centro gruppo. Al via inoltre anche Ana Carrasco, vincitrice del WorldWCR lo scorso anno, la quale debutter&agrave; con una Honda CBR600RR sul circuito in cui nel 2017, in SSP300, &egrave; diventata la prima donna a vincere una gara di velocit&agrave; in un campionato mondiale. E ora, cambiando categoria, il suo obiettivo sar&agrave; ancora una volta quello di scrivere un'ulteriore pagina di storia. Pi&ugrave; forti dell'alluvione: Valencia rinnova sino al 2031 per la MotoGP        

La classe intermedia arriva al secondo round con Manzi e Booth-Amos a pari punti e pronti a dare battaglia. In pista anche i protagonisti del WorldSSP Challenge

SSP, si riparte da Portimao: due leader del mondiale e più moto in griglia

        Portimao&hellip; prima di Portimao. Per la Superbike infatti marzo far&agrave; rima con il tracciato portoghese, dato che prima del round iridato &ndash; in programma nell&rsquo;ultimo fine settimana del mese &ndash; gran parte della griglia SBK sar&agrave; di scena a Portimao gi&agrave; venerd&igrave; e sabato, per una due giorni di test.&nbsp;Una due giorni di test dove gli occhi saranno principalmente puntati su due piloti, Toprak Razgatlioglu e Augusto Fernandez. Per il turco la due giorni portoghese ha il sapore del crocevia: dopo le difficolt&agrave; di Phillip Island infatti Toprak e BMW hanno bisogno di ritrovare la retta via, magari con qualche novit&agrave;, per iniziare con il piede giusto quello che sembra un vero e proprio inseguimento a Ducati.&nbsp;Ducati che &egrave; finita nel mirino di Razgatlioglu nella domenica australiana, ed alla quale BMW non vuole cedere immediatamente lo scettro di padrona della categoria. Per questo la casa tedesca schierer&agrave; il suo test team, alla ricerca di una soluzione per il futuro.  Contiuna l'articolo nella prossima pagina &nbsp; Curiosit&agrave; per Fernandez L&rsquo;altro nome caldo come detto &egrave; quello di Fernandez, in pista nei panni di sostituto di Jonathan Rea. In tal senso poter svolgere una due giorni di test sulla medesima pista del round a cui prender&agrave; parte sar&agrave; fondamentale per lo spagnolo, chiamato a conoscere da zero la R1. Difficile attendersi per&ograve; miracoli da Augusto, che il paddock della SBK lo ha lasciato dopo le buone cose mostrate in Stock600, soprattutto a causa delle difficolt&agrave; della R1.&nbsp;Presente a Portimao ovviamente anche il team Ducati Aruba, con Nicol&ograve; Bulega e Alvaro Bautista. Per Bulega la missione &egrave; quella di non perdere nemmeno un&rsquo;oncia di quel potenziale ampio mostrato a Phillip Island, mentre Bautista &egrave; chiamato a lavorare per ritrovare del tutto quella fiducia che sembra stare tornando. Non &egrave; escluso che il team svolga una sola giornata di test invece che due, in modo da risparmiare una giornata in vista del futuro, quando Bulega e Bautista inizieranno a prendere le misure della nuova Panigale V4R.&nbsp;Presenti tra gli altri anche tutti i team indipendenti Ducati tranne Bonovo, cos&igrave; GRT, Honda e Bimota. Per la casa riminese sar&agrave; dunque una nuova occasione per acquisire dati e compiere passi in avanti, mentre per la casa alata &ndash; priva ancora una volta di Iker Lecuona &ndash; la missione &egrave; sempre quella di trovare il bandolo della matassa. In azione anche alcuni team della SSP come GTM94, Evan Bros e MV.&nbsp; IL GP dell'Ungheria verso la conferma: arriva la rassicurazione della FIM       

Venerd&igrave; e sabato buona parte della griglia sar&agrave; in azione in Portogallo. BMW punta anche sul test team, Ducati con un pensiero al futuro, primi metri per Augusto con la R1

SBK a Portimao per 2 giorni di test: Toprak cerca risposte, debutto per Fernandez

        Il successo di Tom Booth-Amos in Gara 2 del mondiale Supersport a Phillip Island &egrave; stata a dir poco sorprendente, visto che per l'inglese si &egrave; trattato del primo successo nella categoria e per la Triumph Street Triple 765 RS si &egrave; trattato di un ritorno in prima posizione a distanza di ben tre anni dall'ultima volta. Tuttavia, il risultato ottenuto da &ldquo;TBA&rdquo; ha anche un altro significato visto che ha permesso al centauro britannico di entrare in un gruppo estremamente ristretto di piloti in grado di vincere almeno una gara in Supersport dopo aver centrato il medesimo risultato anche in Supersport 300: andiamo a vedere di chi si tratta. MotoGP, Chili: "Bagnaia? Se gli romperanno le scatole, dovr&agrave; guardarsi attorno" Gonzalez il &ldquo;pioniere&rdquo;, Huertas il pi&ugrave; vincente  Il primo a vincere sia una gara in Supersport 300 che una in Supersport &egrave; stato lo spagnolo Manuel Gonzalez, campione del mondo della classe leggera in un 2019 da dominatore assoluto, il quale passando poi al Motomondiale &egrave; riuscito anche a trionfare in Moto2. Il pi&ugrave; vincente &egrave; stato per&ograve; Adrian Huertas, anche lui quest'anno impegnato in Moto2, unico in grado di laurearsi campione del mondo in tutte e due le categorie (con Kawasaki in 300 e con Ducati in SSP lo scorso anno). Detto dei due campioni, va poi annoverato Bahattin Sofuoglu: il nipote del cinque volte iridato Kenan ha trionfato in 300 con una Yamaha R3 e in SSP con una MV Agusta F3, con cui &egrave; stato s&igrave; veloce, ma troppo altalenante per diventare un serio contendente al titolo. Con il passaggio in Superbike, avvenuto quest'anno con i colori del team motoxracing, potrebbe anche diventare il primo a vincere una gara in tutte e tre le classi, anche se risulta altamente improbabile in questo momento. A loro tre si aggiunge poi il sopracitato Booth-Amos, che dopo la difficile parentesi in Moto3 sembra aver trovato la propria dimensione tra le derivate. Dalla MotoGP alle Baggers: Bradley Smith pilota ufficiale Harley-Davidson Un risultato (quasi) irripetibile  Considerando che quella che partir&agrave; da Portimao sar&agrave; l'ultima stagione della storia per la Supersport 300, sono ben pochi i piloti che potranno unirsi a questo gruppo. Potrebbero riuscirci Galang Hendra Pratama e Loris Veneman, protagonisti della scorsa stagione in cui a laurearsi campione fu l'indonesiano, i quali sono attualmente impegnati proprio in SSP rispettivamente con Yamaha e Ducati, ma in ogni caso rester&agrave; una cerchia decisamente ristretta, a conferma di come non sia affatto facile farsi strada nella classe intermedia pur vincendo nella 300; lo sa bene Buis, due volte campione che anche quest'anno sar&agrave; ancora al via della medesima classe. Con l'arrivo della Sportbike nel 2026, la musica potrebbe cambiare trattandosi di moto pi&ugrave; vicine alle Supersport dal punto di vista prestazionale, ma &egrave; chiaramente ancora troppo presto per dirlo. Test CIV, paddock diviso tra Misano e Vallelunga: Delbianco subito da record       

Con il trionfo in Australia, Tom &egrave; diventato il quarto pilota ad ottenere un successo nelle due categorie. Un risultato che difficilmente potranno ottenere anche altri piloti

Da Gonzalez a Booth-Amos: il ristretto club dei vincitori in SSP e 300

        Nel corso degli anni sono stati realizzati tanti docufilm su campioni di diverse discipline sportive, dal calcio alla Formula 1, ma sul Motomondiale non &egrave; stato mai realizzato un biopic su uno specifico pilota. Se escludiamo le serie come MotoGP Unlimited e i documentari su Marc Marquez e Andrea Dovizioso di RedBull TV, l&rsquo;unico film uscito al cinema e dedicato ad un motociclista &egrave; stato quello su Marco Simoncelli di ormai quattro anni fa. A colmare questo vuoto ci pensa &ldquo;Ago prima di tutti&rdquo; il docufilm sulla storia del grande Giacomo Agostini. E lo stesso Agostini presenzier&agrave; in alcune sale prima o dopo la proiezione del lungometraggio per un saluto ed una breve sessione di autografi.&nbsp; Il cast di &ldquo;Ago prima di tutti&rdquo;  Per realizzare questo docufilm, il regista Giangiacomo De Stefano ha radunato un cast decisamente stellare. Oltre a Giacomo Agostini e sua moglie Maria Ayuso, ci sono gli ex piloti Carlos Lavado, Marco Lucchinelli e &ldquo;Fast&rdquo; Freddie Spencer. Nel docufilm intervengono anche Ferdinando Brachetti Peretti, AD di Api, societ&agrave; petrolifera, i giornalisti Guido Meda, Carlo Canzano, Alberto Sabbatini e Mario Donnini, oggi in Autosprint, Lino Dainese, fondatore della omonima azienda di abbigliamento moto, il CEO di Dorna Carmelo Ezpeleta, Gianni Morandi, Nadia Padovani e Marc Marquez Le date di proiezione del docufilm e le presenze di Agostini  E&rsquo; un vero e proprio tour quello che far&agrave; Agostini in questi primi giorni di marzo per l&rsquo;anteprima esclusiva del suo docufilm. Ago ha gi&agrave; presenziato ieri a Riccione e a Rimini mentre oggi sar&agrave; a Vicenza e a Verona. Domani, invece, sar&agrave; a casa sua a Brescia al Multisala Oz alle 20 e a Bergamo al Multisala Orio alle 21. Gioved&igrave; 6 marzo sar&agrave; il turno di Varese, citt&agrave; della MV Agusta, al Multisala Impero alle 19.30 e alle 21.15&nbsp; Il piccolo tour si chiude a Milano venerd&igrave; 7 marzo, prima al Notorious Cinema Gloria alle 20.30 e al Notorious Cinema Merlata Bloom alle 20.30        

Diretto da Giangiacomo De Stefano, il film ripercorre la storia del pi&ugrave; grande pilota della storia del Motomondiale, 123 vittorie e 15 titoli iridati

“Ago prima di tutti”: il docufilm sul grande Giacomo Agostini

        Se in Superbike c'&egrave; chi si &egrave; lamentato di una &ldquo;Ducati Cup&rdquo; (compreso il campione del mondo in carica Toprak Razgatlioglu) per via dell'incredibile competitivit&agrave; della Rossa nel round di Phillip Island, in Supersport l'appuntamento inaugurale della stagione ha messo in mostra l'esatto opposto. Tutte e sei le Case coinvolte nella categoria hanno infatti chiuso in Top 10 e quattro di essere sono gi&agrave; salite sul podio, compresa la nuovissima Yamaha R9, evidenziando un grande equilibrio tra modelli estremamente diversi tra loro con cubature diverse a due, tre o quattro cilindri. Andiamo a vedere, nello specifico, come si sono comportate le varie moto. SBK, tra infortuni e difficolt&agrave;: un altro inizio di stagione in salita per HRC  Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; Yamaha, Triumph ed MV: le tre cilindri al top  Chiaramente, non possiamo non partire dalla moto pi&ugrave; chiacchierata del weekend, ovvero quella Yamaha R9 in grado di conquistare la vittoria al debutto con Stefano Manzi, il quale si &egrave; imposto in Gara 1. La nuova arrivata della Casa dei tre diapason ha dimostrato di poter essere gi&agrave; competitiva sia nelle mani del riminese che in quelle di altri piloti particolarmente veloci come Lucas Mahias, Michael Ruben Rinaldi e Can Oncu, pur avendo al contempo messo in mostra un bel margine di miglioramento specialmente per quel che riguarda la ciclistica, fattore indicato dagli stessi piloti come il pi&ugrave; debole di un pacchetto comunque gi&agrave; performante. A vincere la seconda manche &egrave; stato invece Tom Booth-Amos con la vera sorpresa di questo avvio di 2025, ovvero la Triumph Street Triple 765 RS; la moto inglese ha mostrato una competitivit&agrave; che non si vedeva da tempo, tornando al top come non accadeva dal 2022. Competitivit&agrave; che si &egrave; vista anche da parte di MV Agusta, altra tre cilindri velocissima in Australia dove ha dominato i test e ha centrato la Superpole (e il podio in Gara 2) con Bo Bendsneyder, anche se ha dovuto fare i conti con le assenze pesanti di Federico Caricasulo e Filippo Farioli per infortunio.  Moto2: Oscar Gutierrez sostituisce Sergio Garcia in Thailandia Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; Ducati competitiva con l'asterisco, le quattro cilindri inseguono  Discorso parzialmente diverso per Ducati, visto che la Panigale V2 ha s&igrave; ottenuto un podio con Marcel Schroetter, ma &egrave; sembrata meno avvantaggiata rispetto alle ultime due stagioni pur restando una moto in grado di occupare le primissime posizioni. Va detto che l'assenza di Philipp Oettl con il team Feel Racing (squadra bi-campionessa in carica) ha certamente pesato, cos&igrave; come il passo falso di Jaume Masia che aveva occupato i primi posti in gara prima della penalit&agrave; di Gara 1 e della caduta di Gara 2. Sicuramente il ritorno in Europa ed il rientro del team di riferimento renderanno la Rossa ancora pi&ugrave; agguerrita, anche se la concorrenza senza pi&ugrave; tosta che mai. Pi&ugrave; in difficolt&agrave;, seppur con valide giustificazioni, la nuova Kawasaki Ninja 636: Jeremy Alcoba non era ancora al top della forma fisica ed essendoci una sola &ldquo;verdona&rdquo; in pista (con la farfalla limitata al 91%) non si possono fare confronti, ma chiudere il primo weekend in Top 5 non pu&ograve; che essere di buon auspicio. Cos&igrave; come pu&ograve; esserlo il nono posto in Gara 2 di Kaito Toba con la Honda CBR600RR del team Petronas MIE Racing, visto che la Casa di Tokyo &egrave; rimasta l'unica in griglia con le &ldquo;vecchie&rdquo; moto da 600cc ma ha mostrato dei notevoli passi in avanti rispetto ad un anno fa. Il tutto, aspettando che nella mischia si aggiunga anche QJ Motor, in arrivo dal prossimo round a Portimao essendo iscritta al WorldSSP Challenge con Raffaele De Rosa e Niki Tuuli; quel che &egrave; certo, &egrave; che al momento regna l'equilibrio e, se le gare sono emozionanti come quelle di Phillip Island, va bene cos&igrave;.  Il Casco d'Oro... sulla schiena: Majola celebra il premio in maniera speciale       

Delle sei Case impegnate in Australia, ben quattro sono gi&agrave; salite sul podio e tutte hanno centrato almeno la Top 10, con i nuovi modelli gi&agrave; altamente competitivi

Equilibrio totale a Phillip Island: in SSP si può vincere (quasi) con ogni moto

        E' successo di tutto, in Gara 2 del mondiale Supersport sul tracciato di Phillip Island. Complice il forte vento, i valori in campo si sono rimescolati rispetto alla prima manche e a conquistare un meritato quanto inaspettato successo &egrave; stato Tom Booth-Amos, alla prima affermazione nella categoria in sella alla Triumph Street Triple 765 RS del team PTR. Il britannico ha avuto la meglio sul vincitore del sabato Stefano Manzi con la Yamaha R9 del team Ten Kate (curiosamente, proprio il riminese &egrave; stato il primo a portare alla vittoria anche la Triumph, nel 2022). SBK, Italia da favola in Superpole Race: Bulega vince su Iannone e Petrucci! Rinaldi in Top 5, paura per Masia e Debise  Completa il podio Bo Bendsneyder, autore di una gara-fotocopia rispetto a quella di ieri in cui, dopo essere scattato dalla pole position, ha perso tantissime posizioni nella prima parte della contesa salvo poi recuperare terreno dopo il pit stop riuscendo addirittura a salire sul gradino pi&ugrave; basso del podio con la MV Agusta F3. L'olandese ha preceduto una coppia di italiani formata da un ottimo Michael Ruben Rinaldi e Leonardo Taccini, anche se quest'ultimo ha poi accusato addirittura 26 secondi di penalit&agrave; per via di un cambio gomme non eseguito correttamente ritrovandosi 15&deg;. Prestazione positiva anche per l'unica Kawasaki in griglia, ovvero quella di Jeremy Alcoba, quinto classificato dopo una penalit&agrave; per via di un pit stop eccessivamente rapido. Tante per&ograve; le cadute nelle posizioni di vertice, come quella di Marcel Schroetter all'ultima curva a otto giri dalla fine e, soprattutto, quella che ha visto coinvolti Jaume Masia e Valentin Debise in curva 1 ad altissima velocit&agrave;, con lo spagnolo che ha tamponato il francese in maniera analoga a quanto accaduto tra Marco Bezzecchi e Maverick Vinales in MotoGP lo scorso anno. Tutti e tre sono finiti al centro medico con Debise ad avere la peggio per via di una frattura al malleolo, mentre non ha preso il via a causa di un virus Niccol&ograve; Antonelli, atteso al rientro a Portimao. MotoGP, Pedro Acosta provoca Marc: "Marquez chi?" La classifica di Gara 2         

Pit stop, penalit&agrave;, incidenti e attimi da fiato sospeso: &egrave; accaduto di tutto nella seconda manche sul circuito australiano, vinta dal pilota Triumph davanti a Manzi

SSP Phillip Island: primo trionfo per Booth-Amos in una pazza Gara 2

        Al termine di una prima manche della Supersport estremamente combattuta fino alla bandiera a scacchi, &egrave; stato uno straordinario Stefano Manzi a conquistare la vittoria a Phillip Island. Un trionfo storico, trattandosi della gara di debutto per la nuovissima Yamaha R9 con cui il riminese (due volte vice campione del mondo nelle ultime due annate) si &egrave; trovato immediatamente a proprio agio, riuscendo a battere in volata un Jaume Masia s&igrave; veloce, ma penalizzato a causa del pit stop. SBK Phillip Island: Bulega firma la prima pole dell'anno, Iannone 3&deg; Masia penalizzato, a podio Booth-Amos e Schroetter  A transitare in seconda posizione sotto la bandiera a scacchi &egrave; stato infatti lo stesso Masia, ma l'ex-Moto2 &egrave; stato penalizzato di tre secondi e mezzo per via di un cambio gomme pi&ugrave; veloce rispetto al tempo minimo imposto, ritrovandosi cos&igrave; in sesta piazza. Sul podio sono invece saliti, rispettivamente sul secondo e sul terzo gradino del podio, Tom Booth-Amos con la Triumph Street Triple 765 RS e Marcel Schroetter con la Ducati Panigale V2. Quarta piazza per l'autore della pole Bo Bendsneyder su MV Agusta, bravo a recuperare nella seconda parte di gara dopo un inizio difficile, con Can Oncu a chiudere la Top 5. Buona anche la corsa di Oliver Bayliss, settimo al debutto con la Triumph, cos&igrave; come quella di Niccol&ograve; Antonelli, undicesimo dopo essere partito dal fondo della griglia. Sfortunato invece Michael Ruben Rinaldi, ritiratosi a causa di un problema tecnico, mentre Leonardo Taccini &egrave; caduto nelle fasi iniziali della corsa insieme ad Aldi Satya Mahendra, puntando ad un immediato riscatto in Gara 2. SBK, tegola per Yamaha: Rea non correr&agrave; neanche a Portimao La classifica di Gara 1         

Il riminese ha trionfato in una gara &ldquo;pazza&rdquo; conquistando cos&igrave; la prima vittoria con la nuova moto di Iwata, davanti a Booth-Amos e Schroetter. Masia penalizzato dal pit stop

SSP Phillip Island, Gara 1: Manzi porta al successo la Yamaha R9

        E' stato un venerd&igrave; da gioie e dolori, quello vissuto dal team MV Agusta Reparto Corse a Phillip Island. Nel corso delle prove libere Filippo Farioli ha infatti rimediato un infortunio chiudendo in anticipo il proprio weekend d'esordio nel mondiale Supersport, mentre in Superpole Bo Bendsneyder ha s&igrave; firmato la prima pole dell'anno in 1'32.310, ma &egrave; stato poi protagonista di una brutta caduta finendo il turno al centro medico per un controllo. L'ex-Moto2 ha rimediato un lieve infortunio al piede destro e verr&agrave; rivalutato domani prima del warm up. SSP, Manzi: "Stavo per fare il gommista, poi la svolta. VR46? Grato, ma..."  Botth-Amos e Mahias in prima fila, Manzi il primo degli italiani  A completare la prima fila troviamo un ottimo Tom Booth-Amos con la Triumph Street Triple 765 RS e Lucas Mahias con la prima delle nuovissime Yamaha R9, il quale precede il compagno di marca Can Oncu e Valentin Debise con la miglior Ducati (stranamente solo quinta dopo aver comandato le libere della mattina), al primo weekend con i colori del team Renzi Corse. Sesta piazza per un altro rookie particolarmente interessante come il campione del mondo Moto3 del 2023 Jaume Masia, con Oliver Bayliss in settima piazza. Il migliore degli italiani &egrave; stato Stefano Manzi, ottavo con la Yamaha Ten Kate, ma in Top 10 c'&egrave; spazio anche per Michael Ruben Rinaldi, decimo alle spalle di Marcel Schroetter e rallentato in un paio di occasioni ma con un potenziale decisamente migliore rispetto a quanto raccolto. Parlando dei &ldquo;nostri&rdquo;, Leonardo Taccini &egrave; 12&deg; davanti a Niccol&ograve; Antonelli, mentre tra gli assenti c'&egrave; anche Federico Caricasulo, infortunatosi nei test. Moto2, test Jerez: Canet e la Fantic davanti a tutti nell'ultima giornata Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; La classifica della Superpole         

Nonostante una brutta caduta, l'olandese di casa MV ha firmato il miglior crono davanti a Booth-Amos e Mahias. Stefano il miglior italiano, in Top 10 anche Rinaldi

SSP, Phillip Island: pole con caduta per Bendsneyder, 8° Manzi

         La Supersport continua a perdere protagonisti a Phillip Island. Dopo Federico Caricasulo, Glenn Van Straalen, Yuki Okamoto e Philipp Oettl, ultimo a ricevere il divieto di scendere in pista nella giornata di ieri, oggi &egrave; stato purtroppo il turno di Filippo Farioli.  Infortunio per Farioli Il giovane bergamasco, al debutto in categoria, stava gi&agrave; dimostrando buone cose in sella alla F3 del team MV Agusta Reparto Corse, ma il suo primo weekend in SSP &egrave; terminato prima del tempo, nell&rsquo;unico turno di prove libere a disposizione. Dopo essere caduto ad inizio sessione, Filippo ha avuto un problema tecnico negli ultimi minuti, che ha generato un highside rovinoso.&nbsp;Nell&rsquo;impatto Farioli ha riportato la frattura della caviglia sinistra, che lo costringer&agrave; ovviamente a restare ai box nel proseguo del fine settimana. L&rsquo;obiettivo ora &egrave; quello di recuperare in tempo per il secondo round, in programma a fine marzo in quel di Portimao. SSP: test positivi per la Yamaha R9, chiamata ad un debutto da protagonista        

Il giovane bergamasco &egrave; finito a terra in seguito ad un problema tecnico, rimediando la frattura della caviglia sinistra. Si allunga la lista dei piloti out

SSP, debutto amaro per Farioli a Phillip Island: infortunio e weekend già finito

         La Supersport continua a perdere protagonisti a Phillip Island. Dopo Federico Caricasulo, Glenn Van Straalen, Yuki Okamoto e Philipp Oettl, ultimo a ricevere il divieto di scendere in pista nella giornata di ieri, oggi &egrave; stato purtroppo il turno di Filippo Farioli. Infortunio per Farioli  Il giovane bergamasco, al debutto in categoria, stava gi&agrave; dimostrando buone cose in sella alla F3 del team MV Agusta Reparto Corse, ma il suo primo weekend in SSP &egrave; terminato prima del tempo, nell&rsquo;unico turno di prove libere a disposizione. Dopo essere caduto ad inizio sessione, Filippo ha avuto un problema tecnico negli ultimi minuti, che ha generato un highside rovinoso.&nbsp;Nell&rsquo;impatto Farioli ha riportato la frattura della caviglia sinistra, che lo costringer&agrave; ovviamente a restare ai box nel proseguo del fine settimana. L&rsquo;obiettivo ora &egrave; quello di recuperare in tempo per il secondo round, in programma a fine marzo in quel di Portimao. SSP: test positivi per la Yamaha R9, chiamata ad un debutto da protagonista        